Il paesaggio dominante è quello della media (300 – 500 m s.l.m.) ed alta collina (500 – 700 m s.l.m.) che, rispettivamente, rappresentano il 51 e il 23% dell’intera area DOCG Fiano di Avellino. La rimanente porzione di territorio è distribuita tra la bassa montagna (700 – 1000 m s.l.m.; 15%), l’alta montagna (1000 – 1577 m s.l.m., 7%) e la bassa collina (235 – 300 m s.l.m., 4%). La geologia dell’area è nettamente dominata da litologie calcaree e calcareo-marnose, su cui poggiano in discordanza depositi quaternari di origine prevalentemente vulcanica ed alluvionale. Tra i depositi vulcanici, quelli ignimbritici si ritrovano principalmente nei fondivalle, associati ai depositi dei principali corsi d’acqua, mentre quelli da caduta si rinvengono anche, in lembi, sui rilievi. I suoli prevalenti sono Verisuoli (Eutric, Pellic e Calcic Vertisols), profondi, a tessitura fine e Cambisuoli (Calcari-Vertic Cambisols), a tessitura fine o moderatamente fine. È altresì possibile la presenza di Calcisuoli (Haplic Calcisols), a tessitura moderatamente fine, e di Andosuoli (Molli-Vitric Andosols e Luvi-Vitriv Andosils), su depositi da caduta di ceneri e pomici, a tessitura moderatamente grossolana. Le pendenze delle superfici vitate variano prevalentemente da moderate (5-13%), a rilevanti (13-20%) a forte (20-35%), con una dominanza delle pendenze rilevanti (40% della superficie vitata dell’area). Le esposizioni sono sostanzialmente distribuite tra le diverse direzioni. Il bioclima della superficie vitata, che espresso attraverso l’Indice di Winkler, oscilla tra 908 e 2136, con una media di 1836, è particolarmente favorevole alla produzione di vini di pregio. Un impatto rilevante sulla qualità delle uve e dei vini che ne derivano è esercitato dalle escursioni termiche estive, che caratterizzano il territorio collinare di produzione del Fiano.